domenica 18 novembre 2007

GAY BEER

Prodotto: Birra

Marca: Guinness

Azienda: Diageo

Merceologia: Bevande alcoliche 

Zona: Europa
Agenzia: Ogilvy & Mather Worldwide 

Anno di produzione: 1995

Anno di distribuzione: Mai andato in onda

Produttore: Tony Kaye

E’ mattina. Lui si sveglia, va in bagno, lascia attorno a sé un vero caos. Cicche, alcol, sporcizia, acqua nella vasca da bagno. La tavoletta del water abbassata, i giornali per terra, i vestiti buttati qui e lì. Intanto c’è una mano inguantata che mette tutto a posto, pulisce, lava, mette ordine. Poi lo schermo si riempie con queste parole: “Non credo che uomini e donne siano fatti per vivere insieme. Sono animali totalmente differenti.”
Il ragazzo ora si è vestito, è in giacca e cravatta, e corre via. Sull’uscio della porta appare il suo fidanzato, bello, biondo, sorridente. Un bacio e via, verso l’auto parcheggiata fuori. Un toast in bocca e una tazza di cafféllatte in mano. Il fidanzato lo guarda, lui appoggia la tazza sull’auto, poi parte. La tazza cade. E la mano rientra nel guanto. Poi la scritta: “Non tutto ciò che è in bianco e nero ha un senso”. Ed è il gran momento, perché arriva la protagonista ufficiale: la Guinness.
Ovviamente il riferimento gay non è piaciuto a tutti, anzi, quasi a nessuno. Girato grazie all’aiuto del sapiente produttore inglese Tony Kaye, lo spot ha suscitato polemiche su tutta la stampa inglese. I gestori dei pub e gli stessi consumatori erano shockati dall’idea che la Guinness potesse essere collegata ad un’atmosfera gay. Così è scomparso dalla circolazione. E alla fine l’azienda ha negato di averlo mai girato.

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